I western di Sergio Leone

Un talento votato al cinema sin dalla giovinezza e figlio d’arte, Sergio Leone muove i primi passi all’ombra di veri maestri del cinema italiani e stranieri, nelle grandi produzioni di Cinecittà degli anni ’50. Ma, come tutti i geni, anche Leone riesce a superare i suoi maestri, grazie all’amore per la macchina da presa e il talento nel saper raccontare storie in movimento.

Gli spaghetti western

Tra le novità introdotte da Leone spicca il genere dei cosiddetti spaghetti western, ovvero pellicole ambientate nel Far West americano, ma dove i protagonisti non sono più eroi, ma cacciatori di taglie. I panorami del Colorado, per ragioni di costi di produzione, si trasformano nei deserti andalusi, le cui praterie cespugliose diventeranno persino più familiari di quelle statunitensi.

Il genere, che vanta ormai un catalogo nutritissimo di titoli, raggiunge il suo apice proprio con il suo creatore. Non solo ambientazione e storie, ma anche la tecnica di regia viene in parte rivoluzionata, grazie ai suoi celebri primi e primissimi piani, alcuni dei quali fanno risaltare, per secondi carichi di tensione e interminabili, solo gli occhi dei protagonisti. Inoltre, il montaggio serrato, anticipatore dei più moderni film d’azione e le colonne sonore, quasi sempre affidate al talento di Morricone, li rendono film unici e immortali.


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