Film e serie TV: due mondi convergenti

Se il grande schermo ci ha abituato a emozioni forti, effetti speciali grandiosi e soluzioni innovative, le serie tv degli ultimi anni, grazie anche al sostegno delle produzioni dei grandi servizi di streaming come Netflix e Amazon Prime, non sono certo da meno in quanto a qualità e intrattenimento.

Nuovi format, nuovi linguaggi

Se ci sono produzioni che appartengono (e con successo) solo a uno dei due mondi, come Il Trono di Spade, altre serie sono il frutto di film di successo (pensiamo a Fargo). Inoltre, alcuni film recenti sono derivati dall’impatto della serie, come, ad esempio, la recente pellicola basata sulla serie Blackwood. L’universo delle serie si arricchisce ancora di più con prequel, sequel, spin off e reboot che, oltre a costringersi a consultare il moderno dizionario del cinema, ci fanno rimbalzare da una serie a un film e poi ancora a una miniserie, magari in tre puntate.

Serie TV sempre più vicine al cinema

Ormai, le serie TV competono con i film non solo per gli ascolti, ma per tutta un’altra serie di fattori, come la realizzazione, regia, fotografia, costumi, e, soprattutto interpreti di qualità. Sono tutte voci di spesa che fanno lievitare i budget, ma che, in vista della possibilità di fidelizzare il pubblico, sono più che sostenibili dai giganti dell’intrattenimento.

Resta, comunque, la grande variabile dello storytelling, della capacità di poter gestire storia e personaggi per un arco di tempo molto lungo. A meno che non siamo davanti a penne geniali come quella di Elmore Leonard e la sua Justified, ovvero ben sei stagioni di sceneggiatura di pura qualità, i prodotti per il grande schermo preservano quell’immediatezza e capacità di sintesi che solo il cinema sa regalare.


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